Fiabesco Castello Incastonato in un Magnifico Parco di 12 Ettari

CASTEL MADRUZZO, Lasino (Trento). Spettacolare Castello del XII secolo, a pochi Km dalla bellissima Trento, posto su un'altura rocciosa dominante la Valle dei Laghi, circondato da un meraviglioso parco di 12 ettari.

  • Rif. LNJ41
  • 2.500 mq
  • 12 Camere
  • 13 Bagni

CASTEL MADRUZZO, Lasino (Trento). Su un’altura rocciosa, superato il bosco che ricopre la montagna, appaiono piene di nobiltà ed immobili nel ricordo del tempo, le mura di un antico Castello: Castel Madruzzo. Un’apparenza strana, come se la montagna crescendo verso l’alto, ad un certo punto si trasformasse in fortezza ed il bosco di querce e lecci tutt’attorno si mettesse a vibrare leggermente.
Salendo una ripida stradina scavata nella roccia (costruita nella prima metà del '500 da Giangaudenzio Madruzzo, padre del cardinal Crostoforo Madruzzo) che fiancheggia le mura medievali, si raggiunge il maniero.

Castel Madruzzo si può dividere in tre parti: la parte medioevale con i ruderi delle due torri, la parte rinascimentale contenente la residenza unita alla prima da alte mura con due bastioni e da un vasto parco interamente recintato da mura.
Al di là della parte medioevale con le torri di Gunpone e Boninsegna che si trovano in stato di precarietà, il Castello si trova in buone condizioni e la parte cinquecentesca è perfettamente abitabile e completamente arredata ed attrezzata per l'uso ricettivo.

Entrando si nota subito la cura nella manutenzione ordinaria degli spazi esterni, compresa la corte dove si erge l'antico pozzo/cisterna. Interessante anche la piccola chiesa (dedicata a S. Nicolò), in cui ai tempi dei Madruzzo il pievano di Calavino doveva celebrare la messa a Natale e Pasqua. La chiesa si presenta in buono stato negli affreschi e nei dipinti e si fregia degli stemmi della Famiglia e del principe vescovo Cristoforo Madruzzo.

Il Castello è circondato da un meraviglioso parco di 12 ettari, racchiuso da un muro di cinta e caratterizzato da interessanti varietà arboree, dal leccio, alle querce, ai faggi secolari.

La zona abitabile è fornita di impianto elettrico, telefonico (con derivazione in tutti i locali letto al piano primo, 5 punti al piano terreno e seminterrato), impianto idrico (n.13 locali bagno + lavanderia + cucina) e fognario.
La fornitura di acqua potabile è garantita da un acquedotto ad uso esclusivo.
L'allacciamento all'impianto di gas metano non è presente, ma la fornitura è arrivata nell'ultimo anno al borgo sottostante.
E' presente un impianto di illuminazione della cinta muraria del castello.
Fantastica opportunità d'investimento.

DETTAGLI:
Quota s.l.m. mt. 550,00
Area parco cintato ha 12,50
Area cintata castello mq 4.200,00
Area giardini cintati/con i portici mq 1.630,00
Zona diroccata:
Superficie totale mq 1.675.00
Locali coperti mq 395,00
Torre praticabile con scala interna, alt. ca mt 20,00
Zona abitabile:
Locali abitabili mq 1.500,00
Locali cantinati mq 76,00
Salone piano secondo al rustico mq 270,00
Cappella mq 77,00

STORIA
I primi documenti riguardanti il castello risalgono al 1161 quando il principe vescovo di Trento Adalpreto II lo concesse in feudo a Gumpone e a suo nipote Boninsegna. Questi ultimi furono i capostipiti della prima famiglia dei Madruzzo. Durante gli scontri tra guelfi e ghibellini, i Madruzzo furono sempre fedeli ai vescovi di Trento e per questo furono attaccati dai Campo e dai Seiano, che arrivarono ad occuparne il Castello. Al termine delle lotte il maniero tornò nei possedimenti dei Madruzzo.

Nel 1380 la linea maschile dei Madruzzo si estinse e, dopo alcune lotte per l'eredità, il castello nel 1389 passò ai Roccabruna. Questi ultimi, oberati dai debiti, dopo pochi anni non furono più in grado di far fronte alle spese per l'amministrazione del castello e nel 1441 lo cedettero a Sigismondo Stetten di Carinzia, capitano nel castello di Segonzano. Anch'egli però non fu in grado di sostenere l'impegno economico che il castello richiedeva e nel 1447 lo cedette a Aliprando figlio di Guglielmo di Denno-Nanno. Aliprando morì senza figli, i suoi beni passarono a suo nipote Giangaudenzio, che iniziò a farsi chiamare Madruzzo e assunse uno stemma che si rifaceva a quello della precedente famiglia. Egli apportò notevoli miglioramenti al castello rendendolo più comodo e adeguando le difese alle nuove armi da fuoco. Uno dei suoi figli fu Cristoforo Madruzzo, che iniziò il Concilio di Trento e che fu il primo dei principi vescovi appartenenti questa famiglia che governarono il Trentino per più di un secolo. Durante questo periodo il Castello fu più volte ampliato e abbellito e fu usato come residenza dei principi vescovi e luogo per feste e ospiti importanti.

Nel 1658 con la morte Carlo Emanuele Madruzzo si estinse anche la linea maschile della seconda famiglia dei Madruzzo. Per matrimonio il castello passò quindi nel 1661 ai Lenoncourt, che a loro volta si estinsero lasciando le loro proprietà ai Carretto di Genova nel 1691.

Nel 1703 durante la marcia del generale Vendôme in Trentino nell'ambito della guerra di successione spagnola, il castello fu dato alle fiamme e quasi completamente distrutto. Ricostruito nel XIX secolo cadde ben presto in rovina, anche a causa del disinteresse della famiglia Carretto che lo vendette nel 1873.

Prezzo

Trattativa riservata
Indirizzo: Via Castel Madruzzo 28
Nazione: Italia
Regione: Trentino-alto adige
Provincia: Trento
Comune: Lasino
Località: Castel Madruzzo

Tipologia di immobile: Castello
Destinazione: Residenziale
Piano: Su più livelli
Locali: 30
Camere: 12
Bagni: 13
Esposizione: Vista panoramica

Mq interni: 2.500
Mq esterni: 125.000
Giardino:
Terrazzo:
Piscina: No

Box auto: No
Posto auto:
Soffitta:
Arredi: Completamente arredato
Attico: No
Attico: No
Ascensore: No
Portiere: No
Cantina:

Stato di manutezione: Buono
Riscaldamento: Autonomo
Anno di costruzione: 1.100
Classe energetica: G

Contratto: Vendita
Stato: Libero
Nuda proprietà: No
IPE:
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