ROMA, Ostiense “Urban Street Art District”. Affascinante Appartamento in Via del Porto Fluviale.
ROMA, Ostiense “Urban Street Art District”. Affascinante Appartamento in Via del Porto Fluviale, una strada che collega la via Ostiense alle zone Marconi, Portuense, Gianicolense e Trastevere, ma anche uno degli emblemi della città d’arte per eccellenza, come esempio unico di “arte a cielo aperto”. Il quartiere Ostiense è infatti una delle zone più affascinanti della Capitale, che ha vissuto un intelligente processo di riqualificazione urbana avvalendosi anche della Street Art.
L’abitazione è attualmente adibita a studio professionale ma verrà trasferita con categoria residenziale per cambio di destinazione d’uso.
Si compone di ampio ingresso, salone, ove sarà ripristinata la cucina a vista, due camere, bagno e balcone.
La proprietà è posta al piano secondo di un caratteristico fabbricato di soli due piani, arricchito dal famoso murales “Il Nuotatore di Agostino Iacurci” ed accessibile attraverso un delizioso cortile interno. Il murales, che si trova proprio sopra alla storica Pescheria Ostiense, è stato realizzato per il festival di Street Art Outdoor Festival nel 2011 e raffigura un uomo con cuffia e occhialini. Il personaggio rappresentato nuota lungo l’intera facciata del palazzo, circondato da pesci colorati. Il graffito è una “metafora di pacifica convivenza” e vuole essere un invito a creare un ambiente nuovo, un cosiddetto “acquario urbano”, in cui vivere in pace e perfetta sintonia.
Fantastica opportunità abitativa e di investimento. Alta redditività.
Dettagli:
Ostiense District
63,00 mq coperti
5,00 mq balcone
3 camere
Alta redditività
OSTIENSE DISTRICT
Nel primo distretto industriale di Ostiense, uno dei quartieri della dinamica del capitale, negli ultimi anni, si è sviluppato anche un progetto dedicato all'arte di strada: la "Ostiense District". Ci sono circa 30 graffiti nella zona, tra cui graffiti enormi che coprono l'edificio all'incrocio tra Via Conce e il Porto Fluviale, dell'artista Blu, il più famoso graffitaro italiano.
Locali serali in continuo mutamento accanto a luoghi che raccontano la storia di Roma. È questa via del Porto Fluviale, che collega l’Ostiense al ponte di Ferro, quindi a viale Marconi. Una strada piccola che ha molto da dire e mostrare. «Questa zona l’ho rovinata io», così avrebbe confidato a molti residenti il regista turco Ferzan Ozpetek, ormai da decenni in zona. Quasi a scusarsi con gli abitanti, romani veri, che hanno visto in pochi anni la trasformazione di un’affascinante zona archeo-industriale a luogo di night life. Un airone sul mare sovrasta l’incrocio principale: è il murale ecosostenibile di Jena Cruz (ovvero Federico Massa), un dipinto che ha cambiato il volto alla strada e al palazzo che lo ospita. I colori leggeri abbelliscono e aspirano l’inquinamento delle decine che auto che transitano, sembra di essere una foresta o in cielo.
Il dipinto è di fronte all’ex-caserma, ora Porto Fluviale occupato: dall’altro lato invece è Blu a raccontare con i muri colorati la sua visione di città. Opere che stanno perdendo lentamente intensità, ma è l’artista stesso che non le vuole eterne. Tutta la via è abbellita dall’arte di strada: sulla ferramenta Cantini - storica ditta nata in un edificio del 1914 per ospitare i materiali necessari a costruire il quartiere Ostiense, ovvero la Roma moderna - c’è il murale di Axel Void che raffigura una donna di spalle, «Nessuno». Così è il Porto Fluviale, tra storia e modernità, ormai molto di più una strada di collegamento da due quartieri popolosi. È anche una zona di effervescente vita notturna, ma non solo.
Bisognerebbe realizzare dei pannelli che spieghino a tutti dove sono in quel momento». Dal terrazzo della saccheria Sonnino si vede perfettamente la Roma dell’archeologia industriale e alle sue spalle la città antica. Da qui sopra Gasometro e Colosseo non sono mai stati cosi vicini.
(Maria Rosaria Spadaccino)
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