Proprietà Amatoriale nel Cuore del Rione Parione

ROMA, Centro Storico, Rione Parione - Via del Governo Vecchio. Proprietà amatoriale al piano primo di un bellissimo Palazzo storico.

  • Rif. DRG99
  • 85 mq
  • 2 Camere
  • 1 Bagni

ROMA, Centro Storico, Rione Parione - Via del Governo Vecchio - Piazza dell'Orologio. Proprietà amatoriale al piano primo di un bellissimo Palazzo storico, in posizione unica, in una delle più affascinanti aree del centro storico romano.
La proprietà, attualmente con destinazione direzionale, è costituita da un appartamento ampio e con spazi ben distribuiti, di mq 85,00 circa, arricchiti da soffitti in legno a vista. È composta da un ampio ingresso, tre camere, stanzino/possibile secondo servizio, bagno e ripostiglio.

L'appartamento è facilmente convertibile in abitazione con ipotesi di progetto con la seguente distribuzione degli spazi: ingresso, soggiorno/letto, cucina, due camere con bagno.

Opportunità unica: bellissimo ufficio di rappresentanza, affascinante soluzione abitativa ovvero eccellente investimento con alta redditività da short rent (6 posti letto).

Dettagli:
Rione Parione
Palazzo storico
Appartamento piano 1
85,00 mq
Soffitti in legno a vista
Alta redditività

RIONE PARIONE
"Il Piano Nobile della Città"

Il Parione si trova armoniosamente incastonato all’interno dell’ansa che il Tevere compie a lambire il Vaticano per poi ridiscendere lungo il Gianicolo; per l’esattezza, è compreso tra l’asse di Corso Rinascimento a est e quello di Via de’ Cappellari a sud-ovest, per formare un quadrilatero irregolare con gli angoli settentrionali in Piazza dell’Orologio e Piazza delle Cinque Lune. Non ha un’estensione considerevole, ma al suo interno si trovano alcune tra le piazze, le chiese, le abitazioni e le vie in assoluto più rinomate e suggestive della Capitale. Basti nominare Piazza Navona e Campo de’ Fiori, per accendere nella memoria di cittadini e stranieri immagini e suoni di luoghi dal fascino inconfondibile.
La popolazione residente crebbe di numero fino al XV secolo, quando il rione perse la vecchia identità movimentata e disordinata tipicamente medievale per acquisire una fisionomia più rinascimentale, grazie agli interventi di miglioramento urbanistico operati sotto Sisto IV. Per tutto il secolo successivo, ristrutturazioni di palazzi, ampliamento e pavimentazione delle strade, interventi artistici per la valorizzazione estetica di chiese e edifici laici favorirono nuovi insediamenti e il fiorire di intense attività commerciali. L’area del Parione era allora così urbanisticamente fitta da risultare come l’unica zona compresa nelle Mura Aureliane dove i terreni edificati prevalevano su quelli liberi. Le trasformazioni si protrassero sotto i papi successivi fino alla metà del Settecento, per poi seguire il piano urbanistico di Domenico Fontana durante tutto il periodo pre-unitario; mentre le più recenti e significative alterazioni del rione si ebbero tra la fine del XIX secolo e l’epoca fascista.

Il cuore geografico del Rione Parione è Piazza Pasquino, che prende il nome dalla cosiddetta ‘statua parlante’, gruppo marmoreo di età romana collocatovi nel 1501. Da lì si dirama la Via del Governo Vecchio, corrispondente all’antica Via di Parione, un tempo itinerario dei cortei papali che da Castel Sant’Angelo erano diretti verso il Laterano, e oggi famosa per le caratteristiche botteghe di antiquari e artigiani. Sul lato opposto di Piazza Pasquino, attraverso l’omonima via, si accede a Piazza Navona, alla quale, per la ricchezza di storia e di arte, e anche per l’originalità delle attrazioni e l’intensità dei movimenti turistici, si potrebbero dedicare innumerevoli pagine di ammirata celebrazione.
Basti qui ricordare che la forma e le dimensioni tutt’affatto singolari della piazza sono dovute all’antica presenza in quel luogo dello Stadio di Domiziano, perfettamente orientato in direzione nord-sud per una lunghezza di 275 metri e una larghezza di oltre cento.
Il nome ‘Navona’ deriverebbe dai giochi agonali (in agone, nagone, navone, navona) che si tenevano in quell’area, ma è molto probabile che fu determinato anche per la forma oblunga e per la consuetudine invalsa tra il Seicento e l’Ottocento di allagare il fondo concavo della piazza perché ospitasse le sfilate degli equipaggi dei prelati e dei principi.
E sarebbe – come accennato – oltremodo esteso lo spazio necessario per soffermarsi a dovere sulla Fontana dei Fiumi del Bernini, sulla Chiesa di Sant’Agnese in Agone ultimata dal Borromini; così come su tutta la vita che notoriamente si svolge ogni giorno attorno a questi monumenti di sublime eleganza barocca.

Lungo il margine meridionale del rione, invece, attraversati Corso Vittorio Emanuele e Via del Pellegrino, sta la Piazza di Campo de’ Fiori: uno dei luoghi più importanti per la vita e la storia dei romani. Vi si tenevano gare sportive e popolari, ma anche comizi ed esecuzioni capitali; e dal 1869 ospita un tipico e vivacissimo mercato alimentare e floreale. Il suo nome ha forse radici mitologiche, ma più probabilmente è dovuto al fatto che nel Quattrocento l’area rimase abbandonata e si ricoprì di erba e fiori spontanei.
Dal 1887 vi si erge al centro il monumento a Giordano Bruno, realizzato da Ettore Ferrari in memoria del celebre personaggio proprio lì giustiziato sul rogo come eretico nell’anno 1600. Prevale comunque su tutte le altre, nel rione, la componente di distinzione, di elevatezza esclusiva, di eccellenza. Non è un caso che il territorio che occupa corrisponde all’unica parte di Roma certamente abitata senza interruzione dall’antichità fino a oggi.
E dunque, se pensiamo per un momento alla città come a un edificio patrizio dei secoli scorsi, non dovrebbe esserci difficile riconoscere al Rione Parione la funzione e il prestigio del piano nobile: di quel tipico elemento strutturale che la tradizione identificava nel primo piano, e al quale era riservata la vera e propria residenza della famiglia padronale, con le sale più ampie e adorne, con le finestre più luminose e le facciate esterne maggiormente curate nei dettagli di forma.
E se in tal senso Campo de’ Fiori rappresenterebbe un accogliente vano d’ingresso, Piazza Navona sarebbe senz’altro da considerare come uno sfarzoso, indefinibilmente straordinario salone dei ricevimenti.
Sesto rione di Roma per decreto di Papa Benedetto XIV, ha per stemma un grifone – la nota creatura mitologica greca simbolo di fierezza e di nobiltà – ma il suo nome deriva da paries, parete, muro: nel senso di ‘rovine’, che nel Medioevo erano indicate con il termine pariones. Il rudere è ormai inesistente; potrebbe trattarsi di ciò che rimaneva delle recinzioni dello Stadio di Domiziano, oppure dei resti del sontuoso palazzo del prefetto dell’Urbe Cromaziano: un edificio molto alto, ricco di raffinati mosaici e di ornamenti d’oro e cristalli, e impreziosito dalla raffigurazione di un’astronomia con i segni celesti. Adiacente alla muraglia superstite, nelle vicinanze del Circo Agonale, tra la Chiesa di San Tommaso in Parione e Piazza Pasquino, v’era infatti anticamente una struttura chiamata Torre Parione de Campo.

Prezzo

€ 650.000
Indirizzo: Via del Governo Vecchio
Nazione: Italia
Regione: Lazio
Provincia: Roma
Comune: Roma
Località: Rione Parione
Quartieri: Centro Storico

Tipologia di immobile: Appartamento
Destinazione: Uso commerciale
Piano: 1
Locali: 4
Camere: 2
Bagni: 1
Esposizione: Sud est

Mq interni: 85
Mq esterni:
Giardino: No
Terrazzo: No
Piscina: No

Box auto: No
Posto auto: No
Soffitta: No
Arredi: Non arredato
Attico: No
Attico: No
Ascensore:
Portiere:
Cantina: No

Stato di manutezione: Buono
Riscaldamento: Autonomo
Anno di costruzione: 1.600
Classe energetica: G

Contratto: Vendita
Stato: Libero
Nuda proprietà: No
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